Una sintesi per rilanciare la discussione

Una sintesi per rilanciare la discussione

von Angela Spinelli -
Anzahl Antworten: 19

Cari studenti,
ho letto con attenzione i vostri commenti sul video di Ken Robinson "Cambiare i paradigmi dell'educazione" e voglio ringraziarvi per le vostre riflessioni. Dai vostri interventi emergono alcune tematiche centrali: l'influenza dell'organizzazione scolastica sul processo di apprendimento, la rigidità del sistema educativo e la necessità di un'educazione più creativa e personalizzata. Tematiche presenti nella proposta dell’autore, ma raccolti e rilanciati nei vostri post.
Analizzando  i vostri contributi, noto che alcuni di voi hanno posto l'accento sulle criticità della scuola tradizionale, evidenziando come la sua impostazione rigida e standardizzata possa limitare l'espressione delle potenzialità individuali. 
Altri hanno messo in luce il ruolo fondamentale della motivazione e dell'apprendimento esperienziale, sottolineando l'importanza di un'educazione che sviluppi la curiosità e il pensiero critico. 
Alcuni interventi hanno anche fatto riferimento alle esperienze personali, confrontando il proprio percorso scolastico con i concetti presentati nel video e suggerendo possibili miglioramenti. 
Infine, è emersa una riflessione interessante sul ruolo degli insegnanti nel favorire un cambiamento di paradigma, promuovendo metodologie didattiche più inclusive e coinvolgenti.
Mi fa piacere vedere come abbiate colto il messaggio del video e vi invito a riflettere ulteriormente su alcune domande: quali soluzioni concrete potrebbero essere adottate per rendere il sistema educativo più inclusivo e stimolante? Quali esperienze personali vi hanno fatto percepire i limiti o i punti di forza del sistema scolastico attuale?
Vi invito a proseguire il confronto nel forum, approfondendo questi aspetti e proponendo idee e riflessioni maturate durante lo studio.
Grazie per il vostro contributo!

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von PETULA CONFALONIERI -
Per rendere il sistema educativo più inclusivo e stimolante, potrebbero essere valutate diverse soluzioni concrete tipo una didattica personalizzata e flessibile con piani educativi individualizzati per studenti con bisogni diversi. Anche adottare metodi di insegnamento diversificati (apprendimento attivo, piattaforme Learning) per coinvolgere tutti gli studenti.
Importante per me può essere anche la formazione continua dei docenti con corsi di aggiornamento obbligatori su didattica inclusiva, intelligenza emotiva e gestione delle classi eterogene ed anche maggiore valorizzazione delle competenze pedagogiche e psicologiche degli insegnanti.
Integrazione delle nuove tecnologie per rendere l’apprendimento più coinvolgente .Reperibilità di materiali accessibili per studenti con disabilità (audiolibri, sintesi vocale, testi
semplificati).Valutazione più equa e motivante con meno attenzione su verifiche standardizzate e più spazio a progetti , presentazioni e lavori di gruppo .Importante sarebbe la creazione di spazi di apprendimento come laboratori interdisciplinari , ed anche una maggiore connessione con il mondo esterno con un alternanza scuola-lavoro più efficace e in linea con gli interessi degli studenti, e collaborazione con esperti esterni per portare in classe esperienze concrete .Ho elencato tutte queste considerazioni basandomi sulla mia esperienza personale scolastica, avvenuta molto tempo fa , avendo un età abbastanza matura (55).Nel periodo in cui io ho studiato ,il sistema era rigido e penalizzante per chi aveva un metodo di studio diverso , si faceva attenzione solo alla memorizzazione e al voto .Erano pochi gli insegnanti capaci di coinvolgere gli studenti e facevano la differenza dimostrando che il modo in cui si insegna è più importante della materia stessa .
In conclusione quindi , credo che un sistema educativo inclusivo e stimolante sia importante e deve coinvolgere tutti , famiglia ,scuola ,comunità , docenti e studenti.
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von ANNA MARIA DE VIVO -
Le soluzioni concrete che potrebbero essere adottate per rendere il sistema educativo più inclusivo e stimolante è, secondo me, utilizzare un modello didattico più personalizzato e flessibile. Per esempio coinvolgere gli studenti ad attività pratiche e interdisciplinari che risolvano problemi reali, come: progetti sull'ambiente e sulla sostenibilità, creazioni di giornali scolastici o blob, gruppi per l'organizzazione di un impresa simulata, progettazione di un'esperienza teatrale o cinematografica,... Insomma dedicare più spazio a quelle attività didattiche "moderne" unite a tutte le discipline considerate tradizionali (Italiano, matematica, geografia, storia, etc...)
Le esperienze personali che mi hanno fatto percepire i limiti e i punti di forza con il sistema attuale, sono di duplice aspetto.
- Come studente da adulta in quanto diplomata al serale a 54anni;
- Come mamma di tre figli.
I punti di forza secondo me sono: inclusività e accessibilità (tutti possono accedere gratuitamente, qualunque siano le condizioni socio-economiche);equità e accesso (le classi non sono selezionate per livello e possibilità economiche); insegnanti ben formati che garantiscono una buona qualità d'istruzione.
I limiti del sistema attuale sono: spesso programmi poco aggiornati alle esigenze contemporanee che privilegiano più un tipo di apprendimento teorico a discapito delle competenze pratiche; le scuole spesso non dispongono di strumenti tecnologici moderni, limitando l'accesso a risorse digitali e metodologie di didattiche innovative; scarsa motivazione e preparazione di alcuni docenti; scuole in condizioni inadeguate che compromettono la sicurezza e il benessere degli studenti; classi sovraffollate, con un numero di studenti non idoneo che rendono difficoltosa l'attenzione e la didattica.
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von NOEMI SALTIMBANCO -
Per migliorare la scuola, possiamo fare queste cose:
* Lezioni su misura: Ogni studente è diverso, quindi le lezioni devono adattarsi a come ognuno impara.
* Valorizzare le differenze: Imparare a conoscere e rispettare tutte le culture e le diversità.
* Lezioni più coinvolgenti: Usare giochi, progetti e tecnologia per rendere le lezioni più interessanti.
* Aiutare gli insegnanti: Dare agli insegnanti più formazione e supporto, tengo a precisare questo punto, perché, per esperienza personale per uno dei miei figli, mi sono trovata maestre che non sapessero neanche la differenza dal comma 1 al comma 3 della legge 104,il rifiuto di strumenti compensativi e interrogazioni programmate, e nessun tipo di empatia. Io le chiamo Maestre vecchio stampo.
* Coinvolgere tutti: Far partecipare di più i genitori e la comunità.
Così, la scuola diventa un posto dove tutti possono imparare e crescere al meglio.
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von ALESSIA ALATI -
Per rendere il sistema educativo più inclusivo e stimolante, le soluzioni concrete potrebbero essere:
- un insegnamento basato sulla didattica esperienziale anche con utilizzo, nel contesto scolastico, di aule disciplinari dove svolgere dei laboratori dando agli studenti una diversa opportunità di apprendimento di tipo pratico;
- maggiore utilizzo della metodologia del cooperative learning in modo che lo studente metta in discussione le proprie conoscenze attraverso il confronto con gli altri;
- favorire l' outdoor education soprattutto nei gradi di istruzione della scuola dell'infanzia e della scuola primaria in modo che l'alunno possa osservare l'oggetto dell' apprendimento in modo concreto.
Riguardo la mia esperienza personale sui punti di forza e limiti del sistema scolastico attuale, la mia attenzione si concentra sugli alunni portatori di disabilità. Certamente rispetto al passato oggi nei loro confronti c'è più inclusione ma c'è ancora molto su cui lavorare. Hanno diritto ad una partecipazione a pieno della vita scolastica: dal punto didattico la scuola dovrebbe garantire maggiore disponibilità di strumenti compensativi e dal punto di vista sociale le docenti dovrebbero incrementare le attività personalizzate anche sulla base della disabilità di questi alunni.
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von ANNA PIRCHI -
Penso che per rendere il sistema educativo più inclusivo e stimolante sia fondamentale il lavoro di gruppo e la collaborazione. Con la collaborazione si possono avere molteplici punti di vista per un unico obbiettivo, penso che sia necessario cambiare la gestione della giornata scolastica riducendo al minimo le ore passate nei banchi seduti e dare spazio al fare concreto, laboratori, gruppi studio gestiti con delle regole ,ovviamente, che lascino però libertà di espressione a tutti. Trovo fondamentale, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli e per esperienza personale con mio figlio, l'attività all'aperto e le pause in movimento tra una lezione e l'altra, l'attività motoria libera a volte e di gioco con regole altre volte come spezza studio.
Gruppi di varie età e che si possono interscambiare a seconda delle passioni, delle attidudini e del bisogno.
Strutturare un piano di studi ad hoc per il singolo individuo in base alle proprie caratteristiche, inclinazioni e passioni.
Dare più spazio all'arte e al teatro e dedicare del tempo allostudio, alla comprensione ma anche all'espressione delle EMOZIONI, esse sono ciò che regola la maggior parte della nostra vita e per mia esperienza vedo poca apertura nel capire le emozioni proprie e altrui. Non saperle gestire può procurare fallimento, poca autostima, crisi e problematiche varie che invece potrebbero essere gestite a priori, per questo credo sia fondamentale un lavoro importante in questo ambito sia nell'individualità sia nel gruppo.
Formare gli studenti attraverso le nuove tecnologie, insegnando l'uso corretto dei media e della tecnologia moderna.
Darei più importanza all'inglese che ormai è la lingua comune che segna un ponte tra tutte le persone
In ultimo sulla base della mia attuale esperienza, essendo io una mamma, una donna di 37 anni, una moglie e una lavoratrice trovo meravigliosa la possibilità di potersi rimettere in gioco anche dopo molti anni, questa possibilità sarebbe ancor più meravigliosa se fosse possibile gestire in modo più agile e semplice tutti i molteplici impegni che quotidianamente ci assalgono. Purtoppo posso affermare che il diritto allo studio di una donna lavoratrice è molto ostacolato dalle pochissime possibilità offerte dalle aziende per dedicare il tempo alle lezioni o allo studio in vista degli esame. Nel mio caso le orefruibili sono veramente poche e non mi sono assolutamente di aiuto. Un sistema educativo Inclusivo credo debba essere per tutti e a 360 gradi.
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von ISABELLA FRANCESCHINI -
Secondo me il sistema scolastico potrebbe essere più inclusivo e stimolante grazie alla possibilità da parte degli insegnanti di proporre metodi di studio alternativi che permettano a tutti di avvicinarsi allo studio grazie alle varie piattaforme che oggi esistono, creando metodi di studi per ogni tipo di studente. Anche i lavori di gruppo possono aiutare ad avere più conscenze e approfondimenti se questi vengono divisi in modo equo tra gli studenti. Dare comunque l opportunità a tutti di studiare , che al giorno d oggi diventa molto difficile ad esempio per chi si ritrova a voler conseguire una laurea in età un poco più matura , dopo aver avuto maggiore consapevolezza di ciò che la vita dà, e oggi per una mamma lavoratrice non è facile rimettersi in gioco , anche il lavoro non da opportunità purtroppo chi vuole continuare gli studi , perché oggi si ragiona che si deve lavorare per dovere , quando invece lo si dovrebbe fare per passione , purtroppo il metodo sbagliato della società di aver impostato il lavoro. La maggior parte delle categorie poi lavorano anche con contratti part time facendo invece il full time ti porta ad essere sempre meno positivo per il futuro e forse se ci fossero più possibilità, per tutti, si studierebbe con la possibilità di credere veramente in un cambiamento e magari ci si riuscirebbe anche.
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von LUDOVICA LUCCI -
Diverse sono le soluzioni da mettere in atto per riuscire a rendere il sistema educativo più inclusivo e stimolante, in primo luogo bisognerebbe coinvolgere tutto il sistema educativo mettendo a conoscenza le famiglie delle attività, programmi svolti all'interno del gruppo classe. In secondo luogo ogni docente dovrebbe prendere in considerazione le peculiarità di ogni suo studente, creare piani educativi personalizzati in casi di difficoltà e disabilità certificate rendendoli partecipi delle attività e cercando in tutti i modi di non escluderli dal gruppo classe in cui sono inseriti. Altro elemento che potrebbe favorire un sistema educativo inclusivo e stimolante potrebbe essere rappresentato dalla grande importanza attribuita alla collaborazione tra gli alunni e la partecipazione di questi ultimi a vari lavori di gruppo. In ultima analisi per favorire tale clima è molto importante che i singoli docenti assumano un atteggiamento positivo e aperto nei confronti dei propri alunni, ascoltando i loro pensieri, bisogni e i loro desideri.
Nel mio percorso scolastico diversi aspetti mi hanno fatto percepire sia i limiti che i punti di forza del nostro sistema scolastico attuale. Facendo riferimento ai vari punti di forza posso sottolineare come nel corso degli anni scolastici vissuti i vari docenti abbiano cercato di accogliere ma ancor di più riuscire a far sì che tutti i membri del gruppo classe raggiungessero gli stessi obiettivi anche se con modalità differenti. Altro punto di forza che mi preme sottolineare riguarda proprio la professionalità di alcuni docenti nel riuscire a trasmettere a noi alunni la passione nei confronti di quella determinata materia insegnata attribuendo molta importanza alla nostra partecipazione attiva tramite ricerche, lavori di gruppo e momenti di discussione . Allo stesso tempo un limite che ho potuto riscontrare riguarda in primo luogo la presenza di docenti poco inclusivi i quali in alcuni casi tendevano a mettere in evidenza proprio le disparità tra noi alunni lasciando indietro coloro che mostravano maggiori difficoltà inoltre alcuni di essi di rado lasciavano spazio a momenti di scambio di opinioni utilizzando una metodologia standardizzata dell'insegnamento rendendo in questo caso noi studenti del tutto passivi.
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von Angela Spinelli -
Ringrazio tutti e tutte per il lavoro che state facendo e faccio il punto della situazione per andare avanti con il lavoro di analisi.

Sintesi generale.
Dai commenti emerge un'ampia condivisione delle critiche di Ken Robinson al sistema educativo attuale, considerato obsoleto e basato su modelli della Rivoluzione Industriale. Siete in molti a concordare sul fatto che la scuola attuale soffochi la creatività, privilegi la standardizzazione e valuti l’apprendimento principalmente attraverso test e voti. Tra i temi più ricorrenti vi sono la necessità di una maggiore personalizzazione dell’istruzione, il ruolo della motivazione e dell’inclusione, e la proposta di un apprendimento più esperienziale e interdisciplinare. Molti interventi sottolineano anche l'importanza dell'intelligenza emotiva, del lavoro di gruppo e dell'uso delle nuove tecnologie per rendere l’educazione più efficace e coinvolgente.

Le opinioni che stanno emergendo.
Esprimete quasi unanimemente la necessità di un cambiamento nel sistema scolastico. Molti riconoscono i limiti dell’approccio tradizionale e suggeriscono soluzioni come l’adozione di metodi didattici più dinamici e interattivi, l’inserimento di momenti dedicati all’espressione delle emozioni e alla creatività, e l’utilizzo delle tecnologie per personalizzare i percorsi di apprendimento. Alcuni evidenziano esperienze personali negative, come la mancanza di inclusione, la rigidità dei programmi o il ruolo marginale dato alle discipline artistiche. Tuttavia, alcuni riconoscono anche che la scuola, pur con i suoi limiti, offre un quadro strutturato di apprendimento e di socializzazione.

Punti di forza delle argomentazioni.
• Approfondimento delle criticità: I commenti analizzano in modo chiaro le problematiche del sistema educativo, supportandole con riferimenti alle idee di Robinson.
• Proposte concrete: Molti avanzano suggerimenti costruttivi, come la personalizzazione dell’insegnamento, l’uso di metodologie più attive e l’integrazione delle nuove tecnologie.
• Esperienze personali: Diversi commenti arricchiscono il dibattito con testimonianze dirette, offrendo un punto di vista autentico e vissuto.
• Riconoscimento dell’inclusività: Gli interventi pongono attenzione alla necessità di un’educazione più equa e accessibile a tutti, con particolare riguardo per studenti con difficoltà di apprendimento o svantaggi socio-economici.

Punti di debolezza delle argomentazioni
• Mancanza di un’analisi strutturata delle soluzioni: Molti commenti evidenziano i problemi, ma non sempre approfondiscono come le soluzioni potrebbero essere implementate nella realtà.
• Alcuni concetti espressi in modo poco chiaro: Alcuni commenti contengono frasi poco strutturate, con errori grammaticali o concetti espressi in modo confuso.
• Idealizzazione del cambiamento: Alcuni interventi sembrano suggerire una trasformazione radicale della scuola senza considerare le sfide concrete che un cambiamento di tale portata comporterebbe.
• Poca attenzione agli aspetti pratici: Non sempre viene considerato come le risorse economiche e organizzative influenzino l’implementazione di nuovi modelli educativi.

I vostri commenti mostrano un buon livello di riflessione critica e una forte condivisione dell’idea di rinnovare il sistema educativo, rendendolo più inclusivo, creativo e personalizzato. Per rafforzare le argomentazioni, però sarebbe utile approfondire le soluzioni proposte con esempi pratici e considerare anche le difficoltà concrete che un cambiamento del paradigma scolastico potrebbe comportare. Fate attenzione alla chiarezza della scrittura e alla correttezza delle frasi e, perché è al secondo o al terzo anno, provate ad aggiungere qualche riferimento bibliografico per argomentare le proposte che elaborate.
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von MARIA ROSARIA BELLUSCI -
Per rendere il sistema più inclusivo e stimolate proporrei soprattutto nel periodo della prima infanzia molte più attività all'aria aperta, per i bambini a mio parere è importante avere un contatto con la natura e negli anni successivi favorirei un apprendimento basato sui nuovi sistemi tecnologici, l'uso della tecnologia e dei giochi interattivi, a scuola così come a casa può essere di buon aiuto all'istruzione questo premettendo che debba essere utilizzato in giuste misure e senza andare a sostituire il contatto fisico in alcun modo. Inoltre favorirei molto un approccio inclusivo che tiene conto delle diverse esigenze degli studenti ma allo stesso tempo far in modo che collaborino attraverso attività di gruppo in modo da favorire la socializzazione.
I limiti che ho percepito personalmente riguardano le diseguaglianze fatte durante il percorso scolastico dagli insegnanti, questo mi è capitato sia alle scuole medie che superiori, nel primo caso avevo un insegnante che tendeva a mettermi sempre lo stesso voto in storia, sia che dicessi tutto in maniera impeccabile sia che dicessi poco, sicuramente poteva essere un vantaggio per me nel momento in cui non ero preparata ma si dava il caso che in molte occasioni in cui risultavo veramente preparata non ricevevo un adeguata valutazione. Alle superiori invece mi capitò un insegnante che non faceva nulla per nascondere il suo astio nei miei confronti, questo posso dirlo con certezza proprio perchè durante un incontro scuola-famiglia l'insegnante in questione lo disse apertamente ai miei genitori. Questo per me ha segnato un grande limite nel sistema educativo perchè non mi sentivo trattata ugualmente ai mei compagni.
i punti di forza per me risiedono sempre in alcuni insegnanti che ho avuto il piacere di incontrare, alle scuole medie un professore di arte mi fece appassionare tantissimo alla sua materia, facevamo molti lavori di gruppo che comprendevano la pittura e questo per noi era come un momento di svago e socializzazione e ci permettevano poi di studiare anche volentieri la parte teorica della sua materia, era davvero coinvolgente e poi sempre un insegnante di italiano alle superiori mi fece appassionare alla lettura, infatti ad oggi posso dire di essere una grande fan di Jane Osten ed Emili Bronte.
In sintesi mia personale opinione i punti forza e debolezza della scuola risiedono proprio nell'insegnamento delle singole materie e di come queste vengano esposte a noi ragazzi.
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von ARIANNA DE BIASIO -
Per rendere un sistema educativo più inclusivo e stimolante ci potrebbero essere varie soluzioni a riguardo:
- necessità di un supporto per gli studenti che hanno delle disabilità fisiche, cognitive o vari disturbi che possono influenzare l'apprendimento: presenza di insegnanti specializzati
- apprendimento non basato solo sulla teoria ma anche su attività pratiche portando allo sviluppo di abilità professionali, competenze tecniche e preparazione al mondo del lavoro
- maggiori uscite extrascolastiche
- utilizzo delle nuove tecnologie sia per l'apprendimento degli studenti con disabilità che non
- sportello di ascolto psicologico all'interno delle scuole per aiutare gli studenti ad affrontare difficoltà, ansia, stress
- riorganizzazione spazi delle aule in modo da non creare troppo un dislivello tra il ruolo del docente e il ruolo dell'alunno

Riguardo la mia esperienza scolastico posso dire che i limiti del sistema scolastico possono essere ad esempio la rigidità del metodo di insegnamento che hanno ancora alcuni docenti; questo metodo di insegnamento potrebbe portare lo studente a perdere interesse per la lezione perchè la trova noiosa, un altro limite è ad esempio la continua valutazione delle capacità dello studente da parte dei docenti e questo porta lo studente a provare ansia e stress. I punti di forza, invece, ad esempio possono essere che l'istruzione in molti paesi è gratuita per tutti e quindi diventa accessibile per ogni persona, un altro punto di forza diventa la capacità di socializzare proprio per l'importanza del gruppo.
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von Angela Spinelli -
Cari studenti e studentesse, il vostro lavoro nel forum prosegue bene. Vi propongo una sintesi degli aspetti nuovi che stanno emergendo dai vostri interventi:
• Influenza della pandemia sulla motivazione scolastica: Alcuni di voi hanno sottolineato come la pandemia abbia cambiato la percezione dell’istruzione, elevando gli standard richiesti per ottenere una vita dignitosa e aumentando il senso di incertezza sul valore degli studi rispetto all’immediato ingresso nel mondo del lavoro.
• Ruolo della formazione docenti: è emersa la necessità di una maggiore attenzione alla formazione continua dei docenti, così da renderli sempre più consapevoli delle nuove strategie educative e dei metodi di insegnamento innovativi.
• Didattica esperienziale come alternativa alla lezione frontale: È stata proposta l’idea di integrare più esperienze pratiche, laboratori e attività all’aperto, per collegare direttamente teoria e applicazione pratica.
• Critica alla competizione legata al voto: Viene evidenziato come il sistema di valutazione tradizionale, basato sui voti, alimenti la competitività piuttosto che la collaborazione, suggerendo la ricerca di metodi di valutazione alternativi.
• Riflessione sulla necessità di adattare l’istruzione al contesto socio-economico attuale: Un altro tema nuovo è la richiesta di un ripensamento dell’educazione alla luce delle reali esigenze del mercato del lavoro e della società contemporanea, non limitandosi a seguire modelli ormai superati.

MIGLIORAMENTI - Nell’insieme gli interventi in questo forum stanno anche migliorando rispetto alla struttura degli interventi. Alcuni post presentano un'organizzazione più chiara rispetto ai precedenti, con l’uso di elenchi puntati e suddivisione tematica che rendono più leggibili le argomentazioni. C’è anche un approfondimento delle proposte: Mentre nei primi interventi prevaleva la critica al sistema scolastico, ora emergono più suggerimenti concreti, come la necessità di laboratori pratici, nuovi metodi di valutazione e una formazione docenti più aggiornata. Prosegue il confronto, positivo, con le proprie esperienze personali che rende il discorso più realistico e ancorato alla vita quotidiana.

FARE ANCORA ATTENZIONE A:
• Maggior precisione nell’argomentazione: Sebbene i post siano più strutturati, in alcuni casi le idee rimangono vaghe o generiche. Sarebbe utile fornire esempi più dettagliati e sviluppare meglio i collegamenti tra critica e soluzione proposta.
• Coerenza formale: Alcuni interventi presentano ancora errori grammaticali e lessicali, che potrebbero essere migliorati per rendere le argomentazioni più efficaci e scorrevoli.
• Riferimenti più precisi a studi o teorie: Sebbene il video di Robinson sia il punto di riferimento principale, gli interventi potrebbero beneficiare di un supporto più ampio da parte di altre fonti educative o accademiche, per rafforzare la credibilità delle proposte.


In un post si sottolinea come il forum in piattaforma possa essere uno strumento inclusivo. Un intervento ha evidenziato come i forum online possano rappresentare un metodo innovativo per favorire l’apprendimento collaborativo e l’inclusione di studenti con difficoltà di partecipazione in presenza. Condivido in pieno questa considerazione e mi fa davvero piacere che sia emersa.

Chi desidera ancora intervenire può farlo fino a martedì della prossima settimana, giorno in cui il forum sarà chiuso per passare alla discussione successiva.
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von SONIA CAMPOLI -

Dopo la visione del video di Ken Robinson ho riflettuto su quali siano le possibili soluzioni da adottare per far sì che il sistema scolastico possa essere più stimolante e inclusivo. Il tema dell'inclusività mi sta molto a cuore, sia per esperienza personale che per esperienza lavorativa. La nostra società attuale ci mette davanti a tante differenze, dovremmo accoglierle e proteggerle soprattutto nell'ambito scolastico; penso ad esempio alla carriera alias che trova spesso ostacoli, alla multiculturalità che non viene valorizzata, alle persone con disabilità che spesso vengono emarginate. L'abbandono scolastico è un segnale molto forte che dovrebbe stimolare a fare e dare di più perché evidentemente c'è qualcosa che stiamo facendo nel modo sbagliato. Il primo passo da fare sarebbe quello di formare i docenti anche da questo punto di vista: nel XXI secolo l'ignoranza e l'intolleranza da parte di persone formate per insegnare non sono ammissibili. Capire l'individuo che deve essere scolarizzato secondo me è alla base del percorso che poi questi si troverà ad affrontare. Se da un lato ci sono tante iniziative che possono avvicinare all'altro, allo stesso tempo usiamo ancora pratiche stantie per farlo: penso ad esempio alle recite di Natale. Come possiamo pensare di valorizzare la multiculturalità se poi si cantano canzoni natalizie alle quali viene sostituita la parola "Gesù" con "pace"? Dovremmo iniziare a  pensare di proporre un repertorio diverso, che includa tutte e tutti... io non ho la soluzione in tasca,ma cominciare a cambiare le piccole cose potrebbe essere un buon inizio per fare una buona scuola.

 

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von ERIKA ROIATI -
Secondo me, per rendere il sistema scolastico più inclusivo e stimolante bisognerebbe concentrarsi sull'unicità del singolo alunno e sulla capacità di cooperazione tra gli studenti. In che modo? Attraverso attività di gruppo, gite, uso della tecnologia per ampliare i metodi di studio ma soprattutto l’integrazione di tutti attraverso piani di studi personalizzarti in base alle esigenze dei singoli alunni.
Ovviamente la scuola di oggi si è molto evoluta da questo punto di vista, rispetto alla scuola di un tempo, anche se purtroppo ancora presenta delle restrizioni, soprattutto nelle scuole di periferia.
Io stessa provengo da una scuola di periferia dove l’inclusione è scarsa, se non totalmente assente, proprio perché i professori non incentivavano alla cooperazione e non prestavano tanta attenzione agli alunni con difficoltà.
Inoltre nelle scuole di periferia molto spesso mancano anche i fondi per determinate attività o per oggetti più tecnologici.
È importante evidenziare inoltre che molti professori tendono ancora ad attenersi solo alla lezione standard che risulta purtroppo noiosa visto che si basa solo sulla spiegazione del concetto e la successiva valutazione.
Ciò che è emerso dalla mia esperienza è, anche, un eccessivo attaccamento da parte dei professori a voti come se il voto descrivesse esattamente quanto è intelligente una persona o quanto conti una persona, quando in realtà non è assolutamente cosi.
Ciò porta ad uno scoraggiamento dello studente stesso, che si vede solo come un numero e che quindi non è invogliato ad ampliare la sua conoscenza se non al fine di un voto positivo.
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von ELISA PANELLA -
Secondo me, per rendere il sistema scolastico stimolante, bisognerebbe modificare diversi aspetti della didattica e dell'organizzazione. Innanzitutto, bisognerebbe puntare su un apprendimento pratico e meno nozionistico: le attività educative e formative portano gli studenti ad assimilare competenze in modo autentico; apprendere attraverso le esperienze porta ad un'assimilazione più duratura delle conoscenze, a differenza dello studio mnemonico che fa acquisire superficialmente le nozioni.
Per rendere la scuola inclusiva, invece, possono essere applicate metodologie didattiche come la didattica personalizzata o attività di cooperative learning. Ovviamente, un ruolo fondamentale viene giocato dai docenti che devono attuare progetti formativi per riuscire a includere tutti nella classe e nella scuola. Inoltre, è fondamentale che gli insegnanti si pongano come modelli positivi da imitare; ecco perché è importante parlare di intelligenza emotiva, anche ai fini dell'inclusione nella scuola e nella società, cosicché possano comprendere come gestire le emozioni, migliorare le relazioni e affrontare le sfide con empatia e resilienza nella classe e nella vita adulta.
Ultimo aspetto che aggiungerei per una didattica stimolante e inclusiva è l'utilizzo delle tecnologie, dato che sono un ottimo strumento per adattare l'insegnamento ai diversi stili di apprendimento; inoltre, sono utili per tutti gli studenti ma, in modo particolare, a quelli con BES, poiché possono usufruire di tantissimi supporti come riuscire a leggere i testi in formato digitale, effettuare sintesi vocali e creare mappe concettuali interattive.
Per mia esperienza, non ho vissuto una scuola particolarmente inclusiva e stimolante; la giudicherei statica, sia nella didattica che nell'organizzazione, poiché si puntava solo a uno studio mnemonico, pochissime uscite didattiche e solo attività teoriche, le esperienze pratiche venivano svolte solo per l'educazione fisica, veniva dato poco spazio ai momenti di dibattito e alle attività di gruppo. Questi limiti non permettevano a tutti gli studenti di manifestare le proprie conoscenze acquisite o le proprie abilità. Per i punti di forza posso riportare la particolare attenzione che veniva attribuita agli studenti con disabilità o con BES, con insegnanti di sostegno e i programmi personalizzati; però, soprattutto gli allievi con disabilità, ricordo che venivano esclusi da quei progetti didattici come le gite.
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von FRANCESCO PALOMBO -
Per rendere il sistema educativo più inclusivo e stimolante, è necessario adottare soluzioni innovative. Tra queste, l’implementazione di metodologie didattiche attive e personalizzate assume un ruolo centrale. La formazione continua degli insegnanti risulta fondamentale per aggiornare e arricchire le competenze. L’integrazione delle tecnologie digitali consente di creare ambienti di apprendimento interattivi. L’istituzione di percorsi interdisciplinari favorisce il confronto e la collaborazione tra studenti. Progetti basati su problem-solving e apprendimento cooperativo stimolano la creatività e l’autonomia. Personalmente, ho notato come il lavoro di gruppo incentivi lo scambio di idee e il rispetto delle diversità. Queste esperienze hanno evidenziato la capacità della scuola di valorizzare talenti e abilità differenti.
Al contempo, il modello tradizionale, basato su lezioni frontali, mostra evidenti limiti. Una riforma che unisca innovazione e inclusione è indispensabile per un futuro educativo migliore.
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Ri: Una sintesi per rilanciare la discussione

von Angela Spinelli -
Vi segnalo alcuni elementi di novità rispetto agli interventi precedenti:
1 Personalizzazione dell’insegnamento – Viene proposta l’idea di adattare i percorsi educativi alle modalità di apprendimento individuali, ad esempio attraverso l’uso di video-lezioni, schemi riassuntivi, mappe concettuali e audiolibri per supportare gli studenti con difficoltà.
2 Ambiente fisico della scuola – Si sottolinea l'importanza della disposizione degli spazi scolastici: aule modulari, angoli lettura, aree relax e spazi per il lavoro di gruppo per rendere l’apprendimento più confortevole e collaborativo.
3 Influenza della scuola sull'autostima degli studenti – Viene enfatizzato il legame tra il sistema educativo e il benessere psicologico degli studenti, con particolare riferimento ai disturbi d’ansia, ansia da prestazione e demotivazione scolastica.
4 Necessità di rivedere il ruolo della scuola rispetto al mondo del lavoro – Alcuni interventi sottolineano che l’educazione attuale non garantisce più una sicurezza occupazionale, e si chiede di rivedere il sistema per allinearlo meglio alle necessità professionali future.
5 Introduzione di sportelli di supporto psicologico per studenti e docenti – Viene suggerita l’istituzione di un supporto psicologico permanente nelle scuole, utile non solo per gli studenti ma anche per gli insegnanti.
6 Espansione dell’educazione pratica e interdisciplinare – Si suggerisce un aumento delle esperienze pratiche attraverso visite a musei, esperimenti di laboratorio e connessioni interdisciplinari per favorire un apprendimento più coinvolgente.
7 Creazione di un ambiente scolastico più accogliente – Si propongono idee come spazi all’aperto per le pause, piccoli empori scolastici e maggiore interazione tra studenti e docenti per migliorare il clima scolastico.
8 Didattica con tecnologie assistive – Viene proposta l’integrazione di strumenti compensativi per studenti con difficoltà di apprendimento, come software di sintesi vocale e misure dispensative per verifiche e valutazioni.
9 Scuola e interculturalità – Si evidenzia la necessità di favorire l’integrazione di studenti di diversa provenienza culturale attraverso programmi che promuovano il dialogo interculturale.
10 Critica alla suddivisione degli studenti per età – Alcuni interventi propongono di organizzare le classi in base alle competenze piuttosto che all’età, per favorire percorsi di apprendimento più personalizzati.

Suggerimenti di miglioramento per chi deve ancora inserire il post: cogliete l’occasione per esercitarvi e
Evitate ripetizioni e generalizzazioni – Alcuni concetti, già espressi in post precedenti, vengono riproposti senza particolari approfondimenti. Sarebbe utile sviluppare ulteriormente le nuove idee con esempi concreti e riferimenti a studi o esperienze personali.
Migliorate la coerenza argomentativa – In alcuni interventi le argomentazioni risultano frammentarie o poco collegate tra loro. Sarebbe utile strutturare meglio i testi, magari utilizzando elenchi puntati o suddivisioni tematiche più chiare per migliorare la leggibilità.
Als Antwort auf Angela Spinelli

Ri: Una sintesi per rilanciare la discussione

von Angela Spinelli -
Buonasera,
state lavorando molto su questo forum ed emergono spunti di riflessione interessanti! Come per i miei precedenti post faccio il punto della situazione delle argomentazioni che i vostri interventi portano concentrandomi sugli elementi nuovi, non affrontati precedentemente. Ecco a voi una sintesi:
  • Alienazione degli studenti nel sistema scolastico – Un nuovo aspetto discusso è l'alienazione come problema chiave della scuola tradizionale. Gli studenti si sentono spesso distaccati e demotivati a causa della rigidità dell'insegnamento e della mancanza di connessione con la realtà sociale e lavorativa.
  • Introduzione del concetto di "scuola anestetizzata" – Riprendendo Robinson, alcuni interventi sottolineano come l'attuale modello scolastico sia anestetico, ovvero spenga i sensi e la curiosità degli studenti invece di stimolarli, contrastando così l'esperienza estetica dell'apprendimento.
  • Importanza dell'empatia e dell'autocritica negli insegnanti – Si pone l'accento su due competenze fondamentali per i docenti: l'empatia e la capacità di autocritica, necessarie per creare un ambiente scolastico più inclusivo e motivante.
  • Proposta di educazione contestualizzata – Un'idea inedita è quella di un sistema educativo che tenga conto del contesto locale e culturale di ogni scuola, invece di seguire un modello unico e standardizzato. Questo permetterebbe di adattare l'insegnamento alle esigenze specifiche di ciascun territorio.
  • Critica alla mancanza di orientamento scolastico – Viene sottolineata la necessità di migliorare l’orientamento per evitare scelte scolastiche sbagliate e percorsi di studio poco adatti alle reali inclinazioni degli studenti.
  • Coinvolgimento attivo degli studenti nelle decisioni scolastiche – Si propone di dare maggiore voce agli studenti nelle scelte educative, attraverso momenti di confronto e consultazione su programmi, metodi di insegnamento e ambienti di apprendimento.
  • Valorizzazione dell’identità culturale attraverso la scuola – Un altro spunto interessante è il ruolo della scuola nel preservare l'identità culturale degli studenti in un contesto sempre più globalizzato, contrastando la perdita delle tradizioni e promuovendo un’educazione interculturale.
  • Scuola come modello di equità e inclusione sociale – Viene avanzata la proposta di una scuola che non solo trasmetta conoscenze, ma che funzioni anche come modello di equità, eliminando le divisioni basate su classe sociale, genere o cultura.
  • Maggior peso alla collaborazione rispetto alla competizione – Alcuni interventi evidenziano che la scuola attuale pone troppa enfasi sulla competizione individuale (es. voti, classifiche), mentre servirebbero più strumenti per incoraggiare la collaborazione tra studenti.
  • Creazione di spazi fisici per il supporto allo studio – Si propone di realizzare ambienti scolastici che offrano spazi comuni dedicati allo studio autonomo o di gruppo, per favorire la concentrazione e l’apprendimento cooperativo, specialmente per chi non ha un ambiente adatto a casa.
Als Antwort auf Angela Spinelli

Ri: Una sintesi per rilanciare la discussione

von SARA ROSEMARY GAGLIARDI -
Riflettendo su questo tema, mi viene in mente un’esperienza personale che mi ha fatto capire quanto il modo in cui gli insegnanti comunicano con noi studenti possa fare la differenza. Per gran parte del mio percorso scolastico, ho spesso avuto la sensazione di non essere incoraggiata abbastanza dai professori. Il sistema sembra concentrarsi più sugli errori che sui progressi, e questo a volte porta a sentirsi demotivati. Però, in un caso specifico, ho avuto un professore che, con pochi semplici incoraggiamenti, è riuscito a farmi appassionare alla sua materia e a farmi ottenere risultati che non avrei mai pensato di raggiungere.
Questa esperienza mi ha fatto riflettere su quanto la comunicazione e il supporto emotivo siano fondamentali per il nostro apprendimento. Un ambiente scolastico che valorizza gli studenti non solo per i voti, ma anche per l’impegno e il miglioramento personale, potrebbe fare una grande differenza. Spesso si parla di rivoluzionare il sistema scolastico con nuovi metodi didattici, ma forse il primo vero cambiamento dovrebbe partire proprio dal rapporto tra docenti e studenti. Un dialogo più aperto e motivante potrebbe aiutare molti ragazzi a scoprire il loro potenziale attraverso lo studio, anziché viverlo solo come un obbligo.

Oltre a questo, credo che anche l’uso della tecnologia e il lavoro di gruppo siano strumenti validi per rendere l’apprendimento più coinvolgente. La tecnologia permette di accedere a risorse educative interattive, video, simulazioni e piattaforme che possono facilitare lo studio in modo più dinamico. Il lavoro di gruppo, invece, aiuta a sviluppare capacità di collaborazione e di problem-solving, abilità fondamentali non solo a scuola, ma anche nel mondo del lavoro. Integrare questi elementi nelle lezioni potrebbe rendere il percorso scolastico più stimolante e meno rigido.
Ovviamente, cambiare il modo di insegnare non è semplice, ma basterebbe iniziare con piccole modifiche nel modo in cui si interagisce con gli studenti. A volte un incoraggiamento, un consiglio o anche solo il riconoscimento dello sforzo fatto possono fare la differenza. Forse, più che stravolgere l’intero sistema, dovremmo concentrarci su come rendere l’educazione più umana, motivante e adatta ai bisogni della società di oggi.
Als Antwort auf Angela Spinelli

Ri: Una sintesi per rilanciare la discussione

von ERIKA CERRONI -
Il sistema educativo odierno sembra essere in continua evoluzione,si è sempre alla ricerca di costanti innovazioni didattiche,che possano assecondare i continui mutamenti sociali.Dunque,in tal senso,applicare oggi il sistema educativo di circa 20 anni fa,risulterebbe non solo anacronistico,quanto inadeguato a rispondere ai nuovi bisogni emergenti.La società di oggi essendo in costante mutamento richiede anche(soprattutto)in ambito educativo,per poi riflettersi sull’ambito lavorativo futuro,una formazione continua che sia in grado di coinvolgere e rendere parte attiva,del suo percorso di crescita,lo studente; ciò è fondamentale all’interno di un contesto sociale che richiede sempre più la partecipazione consapevole e riflessiva dei giovani.Durante il mio percorso scolastico ho avuto modo di maturare una mia visione della didattica,inserita in un contesto che sia il più possibile predisposto all’inclusione e alla continua stimolazione dell’alunno.Pertanto,ritengo che un sistema educativo inclusivo debba basarsi su:
una didattica inclusiva→ mi riferisco alla necessità di garantire l’istruzione ed educazione a tutti,avvalendosi dunque di PDP(piani didattici personalizzati) e PEP(piano educativo personalizzato) ove vi fossero in classe studenti con disabilità e bisogni educativi speciali.Importante che l’insegnante mantenga con gli studenti un rapporto 1:1,un rapporto paritario e di scambio reciproco: l’alunno apprende dall'insegnante,nella stessa misura in cui quest’ultimo apprende dal primo.
bilateralità della relazione educativa→ è fondamentale che tra l’insegnante e gli studenti si crei un rapporto di fiducia e di stima reciproca; quest’ultima è un elemento essenziale ai fini della realizzazione di un buon percorso educativo e formativo: la stima e la fiducia nei confronti dell’insegnante sono tra i due elementi essenziali che stimolano l’interesse dell’alunno nei confronti della disciplina.Ci tengo a chiarire questo punto,poichè ho avuto modo di sperimentarne la fondamentalità durante la mia esperienza formativa: un insegnante carismatico e stimato diventa per l’alunno un leader al quale ispirarsi,favorendo altresì lo sviluppo di un legame “affettivo” con la disciplina.
apprendimento cooperativo→ è importante che gli alunni lavorino in gruppo,sviluppando la cooperazione e con essa dunque ciò che ne consegue: i vari ruoli nei lavori di gruppo,il rispetto dell’altro e dei suoi tempi di lavoro e apprendimento,il concetto di mutuo aiuto,la valorizzazione dell’altro e del diverso contesto culturale e sociale da cui proviene.
valorizzazione della diversità→ favorire gli incontri interculturali mediante laboratori didattici che prevedano la collaborazione tra alunni di culture differenti: ne sono esempio i molteplici progetti ERASMUS
organizzare campagne di sensibilizzazioni ed eventi→ la scuola è da considerarsi in relazione alla complessa rete formativa di cui è parte; da sempre,diversi sono i pedagogisti che evidenziano il carattere collettivo e sociale dell’educazione e della formazione che coinvolge il tessuto sociale nella sua interezza: dall’oratorio,alle famiglie fino ad arrivare alle scuole,il tutto in un lavoro sinergico tra le parti.Scuola e famiglia sono tenute a lavorare in stretta sinergia: è compito della scuola aggiornare le famiglie sul rendimento scolastico degli alunni e coinvolgerle nel loro percorso di crescita mediante l’organizzazione di eventi e giornate incentrate su vari temi,quali l’interculturalità,il bullismo e l’abbattimento degli stereotipi.
Sulla base della mia esperienza scolastica ho avuto modo di maturare il mio pensiero,notando e tenendo conto di alcuni limiti,così come anche aspetti positivi,del sistema scolastico odierno.Tra i limiti c’è sicuramente l’approccio prettamente burocratico che spesso richiedono oggi i programmi didattici;una contraddittorietà rispetto alla mutevolezza del contesto esterno: il programma scolastico dev’essere seguito attentamente,secondo tempi precisi;questo sistema/metodo non lo trovo adatto per un contesto sociale come quello odierno che richiede invece una maggiore riflessività,nonché stimolazione alla formazione di un pensiero critico.Con ciò non intendo che l’aspetto contenutistico,dunque la teoria debba essere trascurata,poiché senza la conoscenza di quest’ultima non avremmo modo di sviluppare un nostro pensiero personale,ma è bene trovare un equilibrio: se in una settimana si resta indietro di qualche capitolo con il programma perchè quel tempo è stato impiegato per riflettere maggiormente su alcuni argomenti che hanno suscitato una maggiore curiosità negli studenti,si recupera la settimana successiva; un approccio flessibile all’organizzazione della spiegazione.Al contrario,tra gli aspetti positivi ci tengo a citare la presenza nelle scuole dello “sportello di ascolto”: la scuola mette a disposizione,gratuitamente,dell’alunno delle sedute con uno psicologo.Questo consente all’alunno di affrontare con maggiore consapevolezza e serenità il suo percorso di crescita non solo dunque formativa,ma soprattutto personale e relazionale,portandolo a riflettere sulla propria sfera emotiva e come quest’ultima influenza il suo percorso scolastico: trovo sia un buon punto di inizio per la promozione dell’educazione emotiva nelle scuole.