Cambiare i paradigmi dell’educazione

Cambiare i paradigmi dell’educazione

di IOLANDA CURRO -
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Ken Robinson sostiene che l'educazione si basi su un modello educativo obsoleto che, ai giorni d'oggi, non permette agli studenti di esprimere la propria creatività  e le proprie attitudini scolastiche, non lascia spazio alla libera espressione mentale. Gli studenti, scoraggiati, perdono facilmente interesse nello studio, e molti abbandonano gli studi prima di raggiungere la maggiore età. Il sistema scolastico non è stimolante e molti professori utilizzano metodi non in linea con l'epoca attuale.

 

In questo video, Robinson mette in evidenza i fattori che incidono negativamente sullo sviluppo di un'educazione moderna. Questi fattori sono legati al contesto storico in cui si è sviluppato il sistema scolastico, basato sul modello illuministico e sulla Rivoluzione Industriale, periodi caratterizzati dall'esaltazione della ragione, dell'intelligenza e dell'innovazione. L'ambiente scolastico in cui gli studenti trascorrono le loro giornate è strutturato secondo un modello di fabbrica, probabilmente per abituare la mente degli studenti a un sistema economico predefinito.

 

Gli studenti vengono suddivisi per età, raggruppati in modo standardizzato anziché essere lasciati liberi di interagire tra loro sulla base delle affinità individuali. Inoltre, vengono considerati futuri lavoratori e, di conseguenza, la scuola li prepara a essere inseriti nella grande catena produttiva. I programmi scolastici sono uguali per tutti e non vengono personalizzati, portando gli studenti a doversi conformare gli uni agli altri. 

 

Un altro problema è rappresentato da molti insegnanti che non comprendono i disturbi dell'apprendimento e tendono a penalizzare gli studenti con DSA. Disturbi come l'ADHD, inoltre, vengono spesso trattati con farmaci senza considerare metodi alternativi di supporto. Un ulteriore aspetto negativo è la mancanza di tecnologia nelle aule: gli spazi scolastici non sono adeguatamente attrezzati e la scuola non riesce a integrare gli strumenti digitali in modo efficace nell'insegnamento.

 

Se potessi apportare dei cambiamenti, sicuramente rinnoverei il programma scolastico, eliminando lezioni sul Neolitico e Paleolitico e introducendo fin da subito argomenti moderni e attuali. Introdurrei, una volta al mese, l'autogestione, affinché gli studenti abbiano la possibilità  di mescolarsi, creare eventi, corsi o altre attività per stimolare le proprie capacità . Inoltre, abolirei l'uso dei voti, soprattutto nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Darei spazio a note di merito personalizzate caso per caso.