analisi e discussione cambiare i paradigmi

analisi e discussione cambiare i paradigmi

by KAROL IACOVACCI -
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Relazione sul video visionato: 

Visualizzando il video, risultano evidenti i fattori che di fattoinfluenzano l'organizzazione scolastica e didatticaquali l’incertezzaeconomica e culturale; l’autore sottolinea infatti come l’economia del XXI secolo sia instabile, creando quindi difficoltà nella formazione dei giovani e nell’adeguata preparazione al loro futuro.

A ciò si è andata ad aggiungere la globalizzazione, generando così un conflitto tra la necessità di preservare le tradizioni culturali e l’adattamento a una realtà sempre più moderna e, soprattutto, a tutto tondo; questo ha condotto inevitabilmente a considerare il modello educativo come superato.

Per rispondere dunque alle nove sfide educative vi era e vi è la necessità di un sistema educativo attualizzato, perché quello in essere è desueto, progettato per rispondere ad esigenze di un’epoca passata, come già accadde durante l’Illuminismo e la prima rivoluzione industriale, momenti significativi di spinta al progresso dell’età moderna, risultando quindi poco adatto alle sfide contemporanee.

L’autore poi biasima la struttura sociale piramidale, con laseparazione tra i profili accademici e quelli non accademici; egli ritiene questa dicotomia tipica del sistema educativo tradizionale, che classifica gli individui secondo una concezione unica dell’intelligenza, limitando di fatto il potenziale di molti giovani talentuosi.

Un altro fattore evidenziato come dannoso è il sistema educativo industrializzato: la scuola viene descritta come mera imitazione delle fabbriche e con una pedissequa ripetizione dell’organizzazione in esse presente: settori, orari rigidamente definiti, percorsi automatizzati e, al pari, negli istituti scolastici una separazione delle materie e degli studenti in base all’età. Questo approccio ad opinione dell’autore non tiene conto delle singole differenze e delle esigenze specifiche degli studenti, andando incontro alla problematica relativa alla standardizzazione e al conformismo. Ecco dunque che egli passa a sottolineare che l’utilizzo di test standardizzati e curricula rigidi non ha fatto altro che dar vita ad un sistema che non valorizza l’originalitàné le diverse abilità individuali, ma tende a spingere gli studenti ad adattarsi ad un unico modello precostruito e precostituito. Il pensiero divergente ne risulta completamente annichilito, per questo motivo la creatività si propone un cambiamento, atto a favorire l’espressione delle qualità e delle capacità, incoraggiando quindi gli studenti a cercare molteplici soluzioni rispetto ad una stessa problematica, stimolando così proprio la loro creatività.

Il filmato suggerisce quindi di modificare la visione delle capacità umane, con il fine ultimo di superare il tradizionale modello divisivo tra le capacità “accademiche” e quelle “non accademiche”, così come la distinzione tra “astratto-teoretico” e “vocazionale”; tale modello è ritenuto obsoleto e l’autore si propone per tal motivo di adottare una visione più integrata e meno stereotipata delle capacità personali di ciascun, riconoscendo e valorizzando al contrario la pluralità delle competenze, favorendo l’apprendimento collaborativo, in quanto, a suo modo di pensare, il miglior apprendimento si realizza nei gruppi, dove la collaborazione diventa elemento essenziale per la crescita. Tutto ciò ovviamente richiede un cambiamento nell’organizzazione scolastica, in modo da favorire l’interazione e il lavoro di squadra, anziché promuovere un approccio individualistico e competitivo, non sempre utile all’interno della società e nella vita.

Proprio per questo ci ritroviamo oggi a discutere del contesto sociale, politico, economico e culturale; la cultura delle scuole, intesa come le abitudini delle istituzioni e degli ambienti scolastici, deve essere considerata in relazione al contesto in cui operano e ciò implica che l’organizzazione e la didattica non possano essere scisse dalla situazione circostante.

In sintesi, il testo sottolinea l’inadeguatezza del sistema educativo attuale nell’affrontare le sfide del presente e del futuro, proponendo una revisione dell’organizzazione scolastica e didattica per promuovere lo sviluppo del pensiero critico, divergente e creativo negli studenti.

Inoltre, si evidenzia la necessità di un cambiamento nella concezione delle capacità umane, l’importanza dell’apprendimento collaborativo e il ruolo fondamentale del contesto sociale, politico, economico e culturale, che vanno necessariamente ad influenzare l’organizzazione delle stesse scuole.