I fattori che influenzano l'organizzazione scolastica e didattica sono principalmente di natura storica ed economica. Storicamente, il nostro sistema educativo si è sviluppato all'interno della cultura intellettuale dell'Illuminismo, che ha introdotto un modello cognitivo basato sul ragionamento deduttivo e sulla conoscenza dei classici. Questo ha portato alla divisione delle persone in diverse tipologie di profili, come accademici e non accademici, intelligenti e non intelligenti. Dal punto di vista economico, il modello educativo attuale è stato plasmato dalla logica dell'industrializzazione. La scuola, infatti, è organizzata in modo simile a una fabbrica, ci sono campane che segnano l'inizio e la fine delle lezioni, e una divisione degli spazi in base al genere e all'età degli studenti. 

 L' autore pone al centro una capacità fondamentale ma di grande potenziale: la creatività, o pensiero divergente. Ken Robinson evidenzia come questa qualità sia innata in tutti noi, ma spesso tende a deteriorarsi con il tempo, in gran parte a causa dei modelli didattici standardizzati che prevalgono nel sistema educativo. Secondo Robinson, è essenziale superare questi schemi rigidi, riconoscendo che il miglior apprendimento avviene in un contesto di gruppo, attraverso la condivisione e la collaborazione tra gli individui.

Concordo pienamente con l'idea che la creatività sia una risorsa fondamentale per l'apprendimento e la crescita personale. Il sistema educativo spesso tende a soffocare la creatività, imponendo un'unica strada e premendo appunto per il conformismo. Credo che dovremmo promuovere un ambiente scolastico che incoraggi la curiosità, il pensiero critico, la collaborazione e la condivisione, in modo che gli studenti possano sviluppare al meglio le loro potenzialità uniche. La scuola dovrebbe essere un luogo in cui l'individualità venga celebrata, non ridotta.