Ci sono diversi fattori che influenzano il modo in cui la scuola è organizzata e come viene insegnato agli studenti.
Uno di questi è il fattore economico: la scuola dovrebbe preparare i ragazzi per il futuro, ma il mondo cambia così velocemente che è difficile prevedere quali competenze serviranno. Il problema è che il sistema scolastico è stato progettato molti anni fa, in un'epoca completamente diversa e fatica ad adattarsi alle nuove esigenze.
Altro elemento importante è il fattore culturale: la globalizzazione ha cambiato il modo in cui le persone vedono se stesse e la loro identità, ma la scuola spesso non riesce a stare al passo con questi cambiamenti. Molti studenti non trovano motivi validi per andare a scuola, perchè non vedono un collegamento tra quello che studiano e il loro futuro.
Il sistema scolastico tradizionale ha una visione limitata dell'intelligenza. Considera intelligenti solo gli studenti bravi nelle materie accademiche, facendo sentire meno capaci quelli con altri talenti. E' organizzata in modo rigido, con orari fissi e divisioni per età, senza tenere conto che ognuno impara in modo diverso. Inoltre, riduce la creatività dei ragazzi perchè li abitua a cercare solo una risposta giusta invece di esplorare più soluzioni. Infine si concentra sulle valutazioni individuali, mentre nella vita reale è importante saper lavorare in gruppo.
Penso che la scuola debba diventare più inclusiva e meno rigida, dando più spazio all'espressione individuale e rispondendo meglio alle esigenze degli studenti. Non deve limitarsi a preparare i ragazzi al mondo del lavoro, ma aiutarli a sviluppare il pensiero critico, la creatività e la collaborazione, indispensabili in un mondo sempre più globale e complesso.