Secondo l'autore il nostro sistema scolastico non riesce più a rispondere ai bisogni contemporanei. La scuola funziona come una fabbrica: tutta l'organizzazione è molto rigida, con regole precise e senza spazio per gli errori. Sbagliare è visto come qualcosa di negativo, ma così si blocca la creatività e il pensiero divergente ( che è innato ma si deteriora con la scolarizzazione). Bisogna iniziare a vedere ogni persona come unica, con le proprie caratteristiche e i propri talenti. Ogni studente ha diritto a vedere valorizzate le sue capacità. Inoltre, trovo anch'io importante considerare l'ambiente socio- culturale in cui vive ogni persona dando aiuto e sostegno alle persone in difficoltà, poiché è proprio in queste situazioni che può essere più complicato far emergere i talenti. Quindi diventa fondamentale l'esperienza scolastica che può e deve aiutare i ragazzi ad emergere e crescere come persone vive e autentiche.
Cambiare i paradigmi dell'educazione
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