Soluzioni per un sistema educativo più inclusivo e stimolante

Soluzioni per un sistema educativo più inclusivo e stimolante

by SARA DE CESARIS -
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Riprendendo il filone del discorso precedente, per rendere la scuola più inclusiva e stimolante bisognerebbe adottare soluzioni concrete atte a tale scopo.  

Ecco alcune proposte per un sistema educativo più efficace e al passo con i tempi:  

1. Formazione continua per gli insegnanti e supporto psicologico
Gli insegnanti sono il punto di riferimento dell'istruzione. Per migliorare il loro operato e il rapporto con gli studenti, è essenziale offrire loro corsi di aggiornamento regolari che vadano oltre le conoscenze accademiche dei libri di testo. Inoltre, proporrei sedute periodiche con uno psicologo dell’infanzia o uno psicoterapeuta, in modo da fornire un supporto specifico ai docenti, affinché possano affrontare al meglio le esigenze dei singoli studenti.  

2. Laboratori e lezioni interattive
L’insegnamento non dovrebbe limitarsi alla trasmissione di nozioni teoriche basate sul manuale scelto dall’insegnante di ruolo, ma dovrebbe orientarsi verso un approccio dinamico e interattivo. Creare laboratori dedicati consentirebbe agli studenti di applicare concretamente ciò che studiano attraverso lavori di gruppo, dibattiti e attività che stimolino creatività e pensiero critico, fondamentali per affrontare il mondo al di fuori delle mura scolastiche.  

3. Classi meno numerose
Ridurre il numero di studenti per classe sarebbe un’altra idea di miglioramento. In classi più piccole, gli insegnanti potrebbero concentrarsi meglio sulle esigenze individuali, offrendo percorsi formativi personalizzati e di qualità. Al contrario, nelle classi attuali, più numerose, i docenti spesso ricorrono a un approccio generico, non riuscendo a dedicare la giusta attenzione ai bisogni e alle capacità del singolo studente.  

4. Corsi che riflettano i cambiamenti della società
Per rendere l’apprendimento coinvolgente e attuale, sarebbe fondamentale introdurre corsi dedicati a tematiche contemporanee. Questo renderebbe l’educazione più completa, fornendo agli studenti strumenti utili per affrontare sia il mondo del lavoro sia le sfide della vita al di fuori della scuola.  

5. Un’istruzione libera da influenze politiche
La scuola dovrebbe essere un luogo neutrale, dove gli studenti possano sviluppare liberamente il proprio pensiero e seguire le proprie inclinazioni politiche nel rispetto della civiltà. Non si tratta di escludere del tutto la politica dall’educazione, ma di garantire che le istituzioni scolastiche rimangano indipendenti dalle influenze governative, favorendo un ambiente di libera espressione e confronto.  

6. Modificare le modalità di valutazione
Il sistema di valutazione attuale si concentra esclusivamente sul risultato, ignorando il processo di apprendimento. Sarebbe importante rivalutare i criteri di valutazione includendo metodi che considerino, oltre alle conoscenze teoriche, anche le competenze pratiche, il progresso individuale e la capacità di problem-solving. Questo porterebbe a risultati migliori. Ad esempio, una valutazione basata non solo su voti numerici, ma anche su riflessioni e feedback dettagliati da parte dell'insegnante, potrebbe incoraggiare gli studenti a migliorarsi e a sentirsi stimolati intellettualmente, piuttosto che classificati rigidamente in base a una scala numerica.  

Adottare queste soluzioni potrebbe trasformare la scuola in un luogo stimolante e formativo, dove studenti e insegnanti collaborano per una crescita personale e intellettuale.  

Basandomi sulla mia esperienza scolastica, posso dire di aver riscontrato non poche difficoltà, sia con i metodi di insegnamento che con alcuni docenti.  Ricordo bene gli ultimi tre anni di liceo, durante i quali ho vissuto ciò che considero “violenza psicologica” da parte della docente di italiano. Questa insegnante tendeva a demoralizzare e ridicolizzare gli studenti, elogiando solo quelli che riteneva “migliori” e ignorando gli altri. Gli studenti con difficoltà nell’apprendimento venivano derisi e considerati “non abbastanza.” Ricordo chiaramente quando mi disse che “valevo meno di zero.” Quelle parole, indirizzate alla mia persona, non al mio lavoro o ai risultati, mi spezzarono dentro e mi portarono a rifiutare tutto ciò che riguardava la sua materia.  

Allo stesso tempo, però, ricordo il mio professore di Storia e Filosofia, che si rifiutava di mandarci a casa se non fosse stato certo che avessimo imparato qualcosa di nuovo. Prestava attenzione ai bisogni di ognuno di noi e ci spingeva a sviluppare un pensiero critico, incoraggiandoci a esprimere opinioni personali anche distanti dalle nozioni del libro.  

Concludo quindi ribadendo quanto sia importante il ruolo degli insegnanti e il loro approccio all’apprendimento. Due docenti, nello stesso periodo e contesto scolastico, ma con approcci completamente opposti, hanno avuto un impatto profondamente diverso sul mio percorso formativo.