Dopo aver visto il video di Ken Robinson, mi sono ritrovata a riflettere molto su come sia organizzata oggi la scuola e su quanto questo incida davvero sul nostro modo di imparare.
Robinson sottolinea come il sistema scolastico attiale limiti fortemente lo sviluppo creativo degli studenti, misurando l'intelligenza con dei voti, senza prendere in considerazione le vere capacità dei ragazzi. Conosco tante persone che magari fanno fatica in matematica o storia, ma sono brvissime in altre come, come disegnare, scrivere storie. Eppure, nel sistema scolastico attuale, queste capacità spesso non vengono valorizzate.
Il problema secondo lui (e sinceramente anche secondo me), è che queste riforme spesso cercano di rispondere a problemi nuovi usando strumenti vecchi. La scuola che viviamo ogni giorno, infatti, è stata costruita su un modello nato secoli fa. E, se ci pensiamo, è ancora impostata come una "fabbrica", con campanelle, orari rigidi, divisione per età.
La proposta di Robinson di cambiare completamente il paradigma educativo mi sembra non solo giusta, ma anche urgente. Credo che bisognerebbe puntare più sulla collaborazione, sul pensiero creativo, sulla libertà di imparare in modi diversi, e soprattutto su una scuola che aiuti i ragazzi a scoprire davvero chi sono.
Se potessi proporre qualcosa per migliorare il sistema scolastico, direi che si dovrebbe partire dall'ascoltare di più noi studenti. Spesso le decisioni vengono prese "dall'alto", senza chiederci cosa funziona e cosa no nella nella nostra esperienza quotidiana. Invece sarebbe utile incrementare momenti di confronto in cui possiamo dire la nostra , proporre idee e esprimere dubbi.