Ken Robinson critica l'istituzione scolastica attuale in quanto la identifica "antiquata" rispetto alle richieste e alle sfide del mondo contemporaneo.
Essa, afferma, si basa su un modello definito "di fabbrica" in cui i ragazzi vengono educati ad avere una sola risposta per ogni domanda. Così facendo, i bambini creativi vengono trasformati in ragazzi anestetizzati che perdono il contatto e l'interesse in ciò che li circonda.
Per Robinson fondamentale incentivare la creatività e il pensiero divergente in quanto essenziali per raggiungere l'adattamento e il successo nell'era moderna.
Traendo conclusioni, si evince quindi che questo sistema è inadeguato per la società in cui viviamo perché non mettiamo tutti sullo stesso livello. La sua proposta di riforma mira a promuovere un'educazione inclusiva che non faccia distinzioni tra studenti ritenuti intelligenti e meno dotati. Sostiene, inoltre, che il migliore apprendimento avviene in un contesto di gruppo, attraverso la condivisione e la collaborazione tra gli alunni.
Mi ritrovo d'accordo su ogni punto che Ken Robinson ha trattato. Ci fa capire al giorno d'oggi abbiamo bisogno di molti cambiamenti per far funzionare la didattica, perciò non dobbiamo rimanere ancorati ad un passato, che ha prodotto ottimi risultati, ma non più funzionale oggi.